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Studio Canali s.r.l è promotore del Progetto Arcnaut.
Il Progetto Arcnaut nasce nell’ottobre del 2003 e pone come territorio di convergenza, di teoria e prassi, la sperimentazione e l’indagine delle possibilità d’interazione offerte dalle nuove tecnologie.
Arte, design ed interattività, macchine ed inconscio, l’implementazione di nuove interfacce capaci di utilizzare la tecnologia come strumento di valorizzazione del potenziale emotivo, sono al centro della ricerca.

Il progetto nasce da un’idea di Mario Canali, artista che da anni, insieme allo psicologo Elio Massironi, ed uno staff d’informatici, esperti del suono, tecnici ed artigiani, lavora alla realizzazione di installazioni interattive che utilizzano parametri psicofisici per creare e modificare scenari, permettendo alla persona un incontro ed una conoscenza più profonda della dimensione interiore.
Arcnaut si propone come laboratorio volto alla realizzazione di arte visiva, bio-installazioni e oggetti interattivi, video e interaction design. Opere che coniughino sofisticazione tecnologica e valorizzazione dell’individualità, verso quello che amiamo definire un tecno umanesimo.
L’artista forte di anni di esperienza nel campo della computer art, grafica 3D, realtà virtuale e sperimentazione sull’ interattività guida uno staff di collaboratori: designers, esperti video, artisti che portano al progetto carica innovativa e vitalità.
Sul versante dell’approfondimento concettuale e di ricerca di una cultura di riferimento il progetto Arcnaut comprende l’attività dell’Associazione Reload, diretta e coordinata da

Gianna Porciani

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L’Associazione Reload intende esplorare attraverso quesiti, problemi e visioni l’interazione tra arte, tecne e
filosofia coinvolgendo ricercatori, artisti, filosofi e scienziati che abbiano voglia di confrontarsi con una “fenomenologia del futuro” intrecciando i loro saperi e competenze, prefigurando scenari e possibili approdi.

Si fa promotrice di un Laboratorio dell’Immaginario che comprende gruppi di ricerca e di riflessione, corsi e seminari, appuntamenti filosofici e dibattiti aperti al pubblico.

Propone ancora Interaction workshop, gruppi esperienziali, sul rapporto uomo-macchina e psicosensorialità.

Sede del progetto è lo Spazio Arcnaut, laboratorio di sperimentazione e galleria, dotato di una singolare identità offerta dalla suggestione delle opere di arte visiva e installazioni interattive di Mario Canali, dei robot ed oggetti meccanici di Gaetano Muratore e delle opere in legno di Leonardo Aurelio.
Il Sorprendente - 27 novembre 2003
Laboratorio artigianale
Spazio Arcnaut