Le installazioni interattive di Mario Canali evolvono in oggetti di interaction design abbandonando i territori di elezione dell’arte.
Nascono gli Emotic, una nuova generazione di oggetti che coniugano sofisticazione tecnologica, visioni e la carica innovativa tipica del metodo dell’arte alle finalità e all’estetica dell’interaction design.
Sono oggetti sensibili e reattivi in grado di funzionare e modificarsi attraverso il rilevamento di parametri ambientali e corporei, di interfacciarsi con il dinamismo della vita, di rendere visibili e percettibili quei micromovimenti naturali celati alla nostra attenzione. Gli Emotic sono dotati di sensori e capaci di rilevare informazioni complesse come valori indicativi di cambiamenti climatici, umidità, temperatura, pressione atmosferica, funzioni vitali come battito cardiaco e conduttività cutanea.
Suoni, luci, odori, sinestesie è il linguaggio con cui si esprimono queste entità che ascoltano e comunicano.
Abbiamo pensato a gli Emotic come strumenti in grado di estendere e amplificare le nostre facoltà sensoriali, di ricollocare la persona all’interno di una dimensione di ascolto ed empatia con l’ambiente e con se stessa.
Ma che siano anche capaci di rilassare, divertire, informare, creare socialità.
Che evidenzino la ricchezza e la diversità individuale.
Gli Emotic nascono da un progetto di ricerca che coinvolge artisti ed informatici, artigiani e designer impegnati nell’individuare nuove possibilità d’uso dei dispositivi interattivi, permettere alla tecnologia di esprimere il suo potenziale creativo reinterpretando approcci teorici e progettuali, metodi e funzioni.

L’arte incontra l’interaction design. Dopo anni di ricerca nel campo della realtà virtuale e della progettazione di installazioni interattive Mario Canali ed il suo staff si rivolgono alla progettazione di oggetti sensibili che vogliono portare i risultati di questi anni di sperimentazione artistica all’interno della pratica estetica e progettuale dell’interaction design.
L’interaction design estende la teoria e la tecnica del design tradizionale all’applicazione di metodi e procedure rivolte alla progettazione di prodotti interattivi. Si tratta di individuare nuove criteri di usabilità, progettazione di interfacce, nuove funzioni dei dispositivi elettronici, volti a favorire diversificate possibilità di interazione tra uomo e oggetto tecnologico.